"Ora che le Nazioni Unite stanno iniziando a riconquistare l'Europa ai nazisti, inizia la fase "democratica" della politica coloniale ... Quella che (gli europei) erano soliti definire con un certo disprezzo "politica autoctona" viene ora applicata nei loro confronti "
[Dwight Macdonald, Native Politics, 1944 - in Memoirs of a Revolutionarist:Essays in Political Criticism, New York, 1957]
Già. Pressapoco così.
La citazione è tratta da "le ombre dell'Europa" di Mark Mazower una ricostruzione storica del XX secolo, convincente, ben scritta e con una sostanziale revisione di molti luoghi comuni. A partire dall'identità dell'Europa.
Circa 500 pagine che ho letto con passione crescente. Non un colpo di fulmine. Le cose migliori a volte arrivano per caso. In questa occasione mi ha incuriosito la prefazione dell'autore. E sua nonna. Nata a Varsavia in un momento storico in cui la città faceva parte dell'impero zarista, Salonicco apparteneva agli ottomani e Trieste agli asburgo. Giusto per incalzare il concetto di "vecchia" Europa.
Ma anche l'incipit ha avuto il suo peso. Una domanda di Joseph Roth in Ebrei Erranti: <<Perchè mai gli Stati europei avrebbero la pretesa di diffondere civiltà e buone maniere nei più remoti angoli della terra? Perchè non in Europa?>>.
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