Mi convinco sempre più che non sia mai stata io a scegliere i libri, anzi. In libreria il vero espositore è quel labirinto di passi che dall'entrata va agli stand e da questi alle casse. Sono i libri che scelgono.
E ancora. Si può acquistare un libro perchè ti colpisce la dedica? Certo che si può.
Che poi il libro sia di Antonio Tabucchi, che ti fulmini la copertina con il contrasto tra il salto nel vuoto bianco e nero di Yves Klein e le macchie rosse dei bollini che strillano "novità" editoriale e sconto del 25% sul prezzo di copertina, oltre al titolo accattivante "L'oca al passo - Notizie dal buio che stiamo attraversando", è banale ammettere che sono fattori che hanno avuto il loro peso.
Continua a leggere "Ma Lapalisse, un quarto d'ora prima di morire, era ancora vivo?" »