Mi convinco sempre più che non sia mai stata io a scegliere i libri, anzi. In libreria il vero espositore è quel labirinto di passi che dall'entrata va agli stand e da questi alle casse. Sono i libri che scelgono.
E ancora. Si può acquistare un libro perchè ti colpisce la dedica? Certo che si può.
Che poi il libro sia di Antonio Tabucchi, che ti fulmini la copertina con il contrasto tra il salto nel vuoto bianco e nero di Yves Klein e le macchie rosse dei bollini che strillano "novità" editoriale e sconto del 25% sul prezzo di copertina, oltre al titolo accattivante "L'oca al passo - Notizie dal buio che stiamo attraversando", è banale ammettere che sono fattori che hanno avuto il loro peso.
Nella dedica Tabucchi scrive: "Alla memoria della mia amica Susan Sontag, dei giorni in cui progettavamo di fare a quattro mani un libro di questo tipo, sui pagliacci funebri che guidano le sorti del mondo". Per i miei gusti, e qui il paradosso, a parte le stimabili 4 mani, la formulazione è un po' "respingente".
Eppure. L'ho letto di un fiato e sono ancora qui che cerco di capire quel senso di urgenza che nel silenzio di una notte ha sfogliato per me senza sosta tutte le pagine.
E con fatica. La struttura è come quella del gioco dell'oca e il passo di lettura è più simile ad una marcia che sembra interrompersi per poi ritrovare nuovo vigore nel rimando successivo: percorsi differenti e un avanti e 'ndrio senza sosta.
Tabucchi raccoglie suoi articoli degli ultimi anni sul panorama politico, sociale e culturale italiano e li compone in un gioco di connessioni e rimandi, costruendo, con fatti in apparenza lontani fra loro, una trama leggibile. Ne viene fuori una antologia del presente con risvolti inaspettati e una capacità di scrittura, nella sua metrica giornalistica, non da poco.
E' un testo vibrante, teso, arrabbiato, con una rabbia che non perde lucidità ma che trova forza nell'ironia e nella capacità di "stare sul pezzo".
E soprattutto. E' un libro senza pudore. E mi riferisco a quel pudore che misura le parole, che si preoccupa di tenere sotto occhio il livello di saturazione dei concetti, dei toni, che non sceglie una strada per poterle scegliere tutte.
Un buon incipit? Di seguito:
Con l'inizio della nuova Era, in Italia è iniziata una crociata contro il pensiero lapalissiano, trasportando il paese verso un luogo metafisico, dove l'umidità dell'acqua non è più un dato evidente ma un mistero gaudioso [A. Tabucchi, L'oca al passo, Feltrinelli 2006]
technorati Tabucchi, l'oca al passo, Lapalisse, pensiero lapalissiano
ciao, su www.ricfarina.blogspot.com
trovi il mio ultimo film su alda merini
Scritto da: ricky farina | martedì, 15 aprile 2008 a 15:45
Complimenti per quello che scrivete!
Per chi ama la letteratura: http://operaomnia.interfree.it
Per chi ama la satira: http://www.ilvignettificio.it
Scritto da: ilpetrarca | domenica, 28 ottobre 2007 a 19:06
caro mel
ho letto ed è un gran bel leggere che consiglio a tutti.
:)
Scritto da: rossella | sabato, 08 luglio 2006 a 09:02
i libri ti chiamano: gridano le copertine, i titoli, delle brevi note, le dediche, gli indici, i colori, ti chiamanoooooooooo
per questo se ne comprano tanti no? oltre quelli che tiregalano o ti mandano. pure troppi
un gran saluto
mel
ps
ho creato http://mi-ricordo.blogspot.com
mi piacerebbe avere un tuo contributo. leggilo e poi pensaci su
saluti
Scritto da: melpunk | giovedì, 06 luglio 2006 a 23:29
ma che ferie e ferie.
La verità è che ci sono domande e relative formulazioni che ti lasciano senza parole.
La buona volontà c'è ma è il cervello che fa fatica (il mio intendo)
:)
Scritto da: rossella | mercoledì, 28 giugno 2006 a 11:45
Non c'è nessuno in casa?
Il mio commento era troppo scontato?
Siete già partiti per le ferie?
...
;-)
Scritto da: Marco | martedì, 27 giugno 2006 a 17:31
Il punto è questo:
la civiltà è un valore (come proponevano gli Ebrei di una volta) o è solo una sovrastruttura?
Eva ha stretto un patto con Adamo che, oltre a rendere il sesso più pepato, promuove la nascita della civiltà come un bene, oppure ha solo bidonato il suo compagno per creare le condizioni per cui lei (e tutte le sue discendenti) potessero trombare quando vogliono?
I cattolici restano ambigui e dicono che la faccenda è da considerarsi assai peccaminosa (peccato originale che si ripete in tutte le generazioni). I fascisti optano pesantemente per la visione della civiltà come sovrastruttura, in cui chi ci guadagna è la porca piena di soldi. Tutto ciò li autorizza a essere stronzi, picchiatori e stupratori.
Allora: se la civiltà è un valore non c’è bisogno della gerarchia ecclesiastica (né dei fascisti), ci basta il potere del padre in una federazione di famiglie (come, ripeto, proponevano una volta gli Ebrei); oppure la civiltà è pura sovrastruttura, e allora vorrei che qualcuno mi spiegasse la chiesa a cosa serve.
I preti stanno con un piede qua e l’altro là e intanto si fanno i bambini dietro l’altare. Tanto questo comportamento invece di indebolire la gerarchia, la rinforza.
Tu da che parte stai?
Scritto da: Marco | domenica, 25 giugno 2006 a 19:56
Ma qual è il peso del vuoto?
C'è una correlazione nascosta ditro fatti non facilmente correlabili, ok.
Ma qual è la motivazioe che sta dietro questi atti?
Il Grande Vechio è ancora vivo? E cosa gliene importa di tramare nell'ombra?
C'è ancora una semantica capitalista?
Scritto da: Marco | sabato, 24 giugno 2006 a 20:33
quell'incipit vale davvero il viaggio - e mi sa che lo farò presto.
un saluto
Scritto da: syn | martedì, 20 giugno 2006 a 18:09
tabucchi è uno dei motivi per cui aspirerei a una giornata, diciamo, di trentasei ore
Scritto da: evacarriego | sabato, 17 giugno 2006 a 23:02
Il tuo potrebbe essere un commento al libro che ho scritto io.
Magari un domani riuscirò a pubblicarlo, prima che diventi troppo vecchio (il libro).
;-)
Scritto da: Marco | mercoledì, 14 giugno 2006 a 17:19