Sono attonita e preoccupata. Come può rappresentare un intero paese chi ritiene che il dissenso, l'interlocuzione, l'obiezione e soprattutto il non occuparsi solo dei propri interessi sia da coglioni ? Come è possibile che non ci siano regole? E come è possibile che sia consentito tirar fuori "effetti speciali" quando non ci può più essere contraddittorio, richiesta di spiegazioni, domande da fare? E perchè le pagine dei giornali sono piene oggi di commenti sull'Ici e non della mancanza di chiarezza e di trasparenza ? E questo mare di indecisi (di cui tanto si parla), destinatari di gran parte delle "uscite" di ieri sera, perchè non leggono, si confrontano, si informano, decidono di guardare con attenzione e riflettere? (Non basta la televisione no).
E se proprio dobbiamo ricominciare daccapo, perchè non si spiega a cosa servono le tasse, l'Ici, le regole? E perchè non si spiega cosa sono la spesa pubblica o i servizi? E se non vengono spiegate queste cose o non sono abbastanza chiare, perchè non si sente il dovere di informarsi? Anzi perchè non ci si informa e basta?
Per principio, e per formazione, guardo con rispetto ad un governo quando è espressione di un un elettorato, di elezioni democratiche. Il rispetto dettato dalle regole, dalla democrazia, dalla decisione di assumere il parere della maggioranza di un popolo quale indirizzo politico, con l'altra parte (l'opposizione) che ha il dovere di esercitare spirito critico, proposte, obiezioni, voto, contribuendo al governo di un paese e avvalendosi dei principi fondamentali della democrazia (ricordarlo sembra oggi che abbia l'odore di polverosi manuali di educazione civica).
Ciò premesso, non ho mai creduto nei geni o nei demoni. Ritengo che ogni personaggio o partito "straordinario" necessiti di un humus, di un ambiente che lo favorisca, che gli spiani la strada. Nel bene e nel male. Quindi quello che accade è responsabilità anche nostra. Non ci si può più barricare dietro la demonizzazione di un uomo o di una parte politica. Quello che sta accadendo è, in qualche modo, consentito anche da noi. Nella solitudine della cabina elettorale si prende una decisione importante. Non ci sono più "scoglionamenti" che tengano. Non si può più affermare alla fermata dell'autobus "tanto non serve a nulla il voto", "è tutto uno schifo", magari poi salendo senza pagare il biglietto. Invece di guardare la televisione perchè non si guarda per strada? Le persone che ci sono accanto? Le parole e i pensieri che si esprimono? La direzione che sta prendendo la nostra "generosità" o il nostro egoismo, il nostro essere cittadini e il nostro essere parte di questo paese e di questo mondo?
In merito al voto, se non si hanno decisioni da prendere, se si ritiene che non ci siano programmi o personaggi politici convincenti, ci si può guardare intorno. E se non si hanno proposte da fare o idee da aggiungere, si cerca chi lo può fare meglio, chi o cosa ci convince di più. E se si trova lo si sostiene. E se non lo si trova lo si cerca ancora, ancora, ancora e comunque si contribuisce a creare un humus, un ambiente perchè possa nascere. E questo dipende da ognuno di noi, nessuno escluso.
technorati politica, elezioni, Campagna elettorale, ici, coglioni
sono d'accordo con te - del tutto.
il tuo "invece di guardare la TV bisognerebbe guardare per strada" mi sembra davvero il cuore del discorso.
e non si tratta di psicopatologia - sarebbe troppo facile per noi elettori (anche per quelli fra di noi che non lo hanno votato) discolparsi così.
perché, come dici tu, "è responsabilità anche nostra" - io aggiungerei: ce lo siamo meritato.
Scritto da: synesius | mercoledì, 05 aprile 2006 a 08:53
qui non si tratta di politica, di destra e sinistra, di ICI o di ACE la supercandeggina. Qui si tratta di uno affetto da una grave psicopatologia, che a settembre compie 70anni, quindi fatalmente perduto. Si tratta di uno psicotico paranoide, con un narcisismo da tagliare col coltello. L'oggetto del suo amore più totale risulta se stesso, un megalomane parafrenico già in stato di avanzata autoimbalsamazione, il mausoleo in cui ibernarsi lo aspetta nel giardino della sua villa, dove riti alchemistici gli daranno la vita eterna. Qui non abbiamo un bugiardo, bensì un delirante che crede fermamente nelle illusioni della memoria, costui si spaccia per ironico, non sapendo il significato di ironia: conferire alle parole un significato opposto, avrebbe dovuto dire, non coglioni, bensì intelligentoni, per essere ironico. È la struttura fondamentale della follia, ma di certo la colpa non è la sua, in primis il padre e la madre lo hanno ridotto così gia da infante, poi il crimine commesso dai votanti italiani che lo hanno eletto loro rappresentante, è stata la ciliegina sui maccheroni. Questo è il pensiero del Mondoleone. Grazie. Vedi il mausoleo
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=4409
Scritto da: Matteo Evangelista | mercoledì, 05 aprile 2006 a 06:59