"Ora che le Nazioni Unite stanno iniziando a riconquistare l'Europa ai nazisti, inizia la fase "democratica" della politica coloniale ... Quella che (gli europei) erano soliti definire con un certo disprezzo "politica autoctona" viene ora applicata nei loro confronti "
[Dwight Macdonald, Native Politics, 1944 - in Memoirs of a Revolutionarist:Essays in Political Criticism, New York, 1957]
Già. Pressapoco così.
La citazione è tratta da "le ombre dell'Europa" di Mark Mazower una ricostruzione storica del XX secolo, convincente, ben scritta e con una sostanziale revisione di molti luoghi comuni. A partire dall'identità dell'Europa.
Circa 500 pagine che ho letto con passione crescente. Non un colpo di fulmine. Le cose migliori a volte arrivano per caso. In questa occasione mi ha incuriosito la prefazione dell'autore. E sua nonna. Nata a Varsavia in un momento storico in cui la città faceva parte dell'impero zarista, Salonicco apparteneva agli ottomani e Trieste agli asburgo. Giusto per incalzare il concetto di "vecchia" Europa.
Ma anche l'incipit ha avuto il suo peso. Una domanda di Joseph Roth in Ebrei Erranti: <<Perchè mai gli Stati europei avrebbero la pretesa di diffondere civiltà e buone maniere nei più remoti angoli della terra? Perchè non in Europa?>>.
technorati Mazower, Le ombre dell'Europa, Europa, Storia, XX Secolo, Iraq, democrazia
roberto: un commento singolare :)
Scritto da: rossella | martedì, 20 dicembre 2005 a 09:26
Scusa ot:
domani ti aggiungo ai miei link.
Max dopodomani.
;-))
Rob.
Scritto da: Roberto | martedì, 20 dicembre 2005 a 02:24
come tutti gli ethnos, siamo etnocentrici
Scritto da: melpunk | venerdì, 16 dicembre 2005 a 01:08
grazie della segnalazione davide :)
Scritto da: rossella | giovedì, 15 dicembre 2005 a 20:38
L'Europa ha sempre avuto, a torto o a ragione, la pretesa di essere un faro di civiltà. Le radici di un tale atteggiamento sono molto antiche: mi viene in mente quel che Tucidide scriveva ne "La Guerra del Peloponneso": "Noi abbiamo una forma di governo che non guarda con invidia le costituzioni dei vicini, e non solo non imitiamo altri, ma anzi siamo noi stessi di esempio a qualcuno"; "Affluiscono poi nella nostra città, per la sua importanza, beni d’ogni specie da tutta la Terra e cosí capita a noi di poter godere non solo tutti i frutti e prodotti di questo paese, ma anche quelli degli altri, con uguale diletto e abbondanza come se fossero nostri"; "In una parola, io dico che non solo la città nostra, nel suo complesso, è la scuola dell’Ellade, ma mi pare che in particolare ciascun Ateniese, cresciuto a questa scuola, possa rendere la sua persona adatta alle piú svariate attività, con la maggior destrezza e con decoro, a se stesso bastante"... sono estratti da un famoso discorso di Pericle: il testo integrale lo trovi qui
http://www.girodivite.it/article.php3?id_article=742
Scritto da: davide l. malesi | giovedì, 15 dicembre 2005 a 17:19