"ho voluto che il mondo sapesse che la gente del mio paese l'Etiopia, ha vinto sempre con determinazione ed eroismo." [Abebe Bikila, 1960]
Ci sono storie speciali, che rimangono fisse nella mente e ritornano quando meno te lo aspetti. Non credo sia un caso che in questo momento di bisogno di "coraggio" (e parlo del mio ) mi sia ritornata in mente la storia di Abebe Bikila.
Per dirla tutta due fatti hanno concorso: il 10 settembre è l'anniversario della sua vittoria nella maratona ai Giochi Olimpici di Roma nel 1960 e sempre il prossimo 10 settembre una corsa, la Corriroma, riproporrà in un percorso ridotto (11 km) l'itinerario di allora. Un po'di anni fa un rototocalco sportivo, in televisione, regalò le immagini di quell'impresa. Ero lì e non ho più dimenticato: quel viso serio, quei piedi scalzi, un corpo minuto (1,76 cm. di altezza per 61 kg) e pieno di energia, quella determinazione propria di chi profondamente ama, la corsa, la sua terra.
Abebe correva a piedi nudi. Neanche troppo mistero: pare si fosse reso conto che senza scarpe correva più velocemente. Ma in se l'immagine è senz'altro bella ed è bello che quei piedi abbiano volato sulle strade di Roma e poi ancora sulle strade di tanti altri paesi . Abebe è morto a 41 anni nel 1973 dopo 5 anni di paralisi per un incidente automobilistico. Ha partecipato a 15 maratone vincendone ben dodici, con una straordinaria partecipazione alle Olimpiadi per paraplegici.
Sabato sera la corsa partirà a mezzanotte. Il ricavato andrà ad un progetto attivo, tra l'altro, nel centro di Kigali per aiutare i ragazzi del Ruanda. Sotto l'Arco di Costantino, arrivo di ieri e di oggi, aspetterò il solitario Abebe come 45 anni fa illuminato solo dalle fiaccole e dal suo coraggio.
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sì ci credo - e forse da qualche parte ce n'è rimasto qualche pezzetto.
Scritto da: synesius | martedì, 06 settembre 2005 a 22:33
hei syn, a proposito di quell'Italia, ci credi che la sto cercando anch'io? non so se allora fosse migliore, però ho scritto di bikila perchè per me rappresenta quella parte di umanità che ha rigore, che ha determinazione, che ha fierezza, che "corre" verso qualcosa di migliore.
Scritto da: rosapio | lunedì, 05 settembre 2005 a 23:00
Nel bailamme televisivo in occasione delle ultime olimpiadi, credo su una rete RaiSatQualcosa, ho visto anch'io quelle immagini del 1960 - emozionanti - e il fatto che proprio a Roma, proprio nel 1960, qualcuno abbia corso a piedi nudi, e vinto, la maratona, beh, non so perché ma mi aveva fatto venire in mente l'Italia migliore, che non c'entra nulla con l'eroico Bikila, d'accordo, ma adesso, quell'Italia, dov'è?
Scritto da: synesius | lunedì, 05 settembre 2005 a 22:49