Sono seduta su un masso, di fronte il monte Taburno.
La colazione, la bimba che gioca con una paletta. Apro i giornali e via: agiottaggi, inside trading, intercettazioni, politici e palazzinari, terrorismo, l’esodo da Gaza, il masso gettato dal cavalcavia (c’è gente che sui massi non ci si siede), la questione morale e Cacciari, incavolato con l’Unione, che sbotta “Basta prediche reciproche o ci giochiamo la vittoria”. Un turbinio di fatti e parole prese di mira da un vento ferragostino .
Primo appunto: un articolo di Carlo Formenti sul Corriere della Sera [purtroppo non on-line] del 14 agosto titolato “Condannati all’eternità nel labirinto di Internet”. Il contenuto è interessante, si apre la questione del “diritto alla cancellazione” dei propri dati dai database che conservano ogni informazione a distanza di anni.
“[…..] Dal punto di vista tecnologico, cancellare gli “evanescenti” file in cui si accumulano dati relativi alla vita privata, professionale o politica … è mille volte più difficile (per non dire impossibile) che distruggere tonnellate di “concreti” supporti tradizionali. […].[…] Esiste una diffusa consapevolezza del problema fra gli utenti della rete? Il numero degli internauti che conoscono almeno l’abc delle tecnologie che sfruttano è in continuo aumento. Ma ciò non basta a contrastare le tendenze evolutive di una cultura internettiana che appare sempre meno preoccupata di tutelare il “diritto all’oblio”.Al contrario la parola d’ordine è quella di ottenere visibilità a qualsiasi prezzo. A mano a mano che il fenomeno dei weblog (i diari-giornali online gestiti perlopiù da singoli navigatori) dilaga, acquisendo nuove dimensioni comunicative (come gli audio e i videoblog), Internet si sta progressivamente trasformando in una colossale ribalta su cui decine di milioni di showman e showgirl improvvisati mettono in scena tutti gli aspetti (anche i più privati) della propria vita quotidiana, replicando su scala ridotta i format della reality-tv.”
Sicuramente la citazione non rende merito all’articolo e sicuramente Formenti è più interessato a sottolineare i problemi di privacy legati al non-oblio . Mi chiedo però: si può essere improvvisati parlando degli aspetti (anche i più privati) della propria vita quotidiana? Qualsiasi essi siano?
Secondo appunto: Un libro scritto nel 2003 da Howard Zinn e pubblicato recentemente in Italia da Nuovi Mondia Media. Il titolo “Dissento Storie di artisti in tempo di guerra” . (“Artist in times of war”)
“Tra le cose che abbiamo imparato a conoscere durante la guerra del Vietnam ci sono gli esperti. Quando è iniziata la guerra, la gente si chiedeva “perché siamo lì?”. Gli esperti apparivano in televisione e ci dicevano il perché. L’attore inglese Peter Ustinov si espresse contro la guerra e allora qualcuno disse:”Ustinov? E’ un’attore. Non è mica un esperto”. Ustinov ribattè con un’affermazione importante. Disse che ci sono esperti in piccole questioni, certo; ma che non ci sono affatto esperti per le domande davvero grandi. Esistono esperti di una cosa o di un’altra, ma non esistono esperti morali. [...]
Terza appunto: leggo su Blog-Notes un bel post intitolato "Ferragosto di intercettazioni e di attese" in cui tra l'altro si registra poco interesse da parte dell'opinione pubblica verso la storia delle intercettazioni, la questione morale e le relazioni tra i politici di professione e finanzieri. Un passaggio fra tutti:
“[…] oggi come allora nella spinta verso la moralità (preferirei dire "etica") del Paese, i media di massa "sono" l'opinione pubblica, mentre la vera opinione pubblica tira avanti la carretta. Anche quando può esprimersi, come oggi Internet ci permette di fare.[…]
In questo ferragosto ventoso, gli appunti disordinati mi volano sul viso insieme alle pagine dei giornali. Un retrogusto amaro e un po' di considerazioni: La parola “improvvisato” è una parola infelice e , diciamola tutta, una parola pericolosa. C'è qualcuno che definisce i canoni e le linee delle opinioni possibili e coloro che escono dai canoni sono showman improvvisati? (si c'è qualcuno) In buona sostanza è come dire : "tu non ne sai nulla. non sei un esperto. Neanche della tua vita privata.." Io leggo molte opinioni in rete, da poco scrivo io stessa, e ho sempre avvertito responsabilità (una tra tutte il linkare le fonti che non mi sembra una cosa tanto improvvisata) verso se stessi e verso gli altri.
In questa mattinata d'agosto mi preme ricordare il "potere" che ho: quello di dissentire, di avere opinioni, di confrontarmi, di poter dire la mia, di scegliere e prendere posizione e di far parte di quell'opinione pubblica - con annessi e connessi - (naturalmente si tratta di un nota estensibile ad altri, come me, di scarsa memoria)
Io canto Olaf, lieto e immenso
Dal cuore ardente, che guerra volle ripudiare:
uomo di coscienza, un obietto-re
[….]
ma- per quanto ufficiali di ogni sorta
(orgoglio bianco e puro di una nazione ingorda)
non abbian fatto che tirare calci e imprecare
contro la loro preda inerte [….]
non abbian fatto che istigare soldati scelti
a tormentare il retto di lui, ferocemente
con baionette manovrate sapientemente
rese roventi e infuocate dal calore –
Olaf (sulle sue ginocchia ormai andate)
Non fa che ripetere, quasi incessantemente
“c’è merda che io non voglio mangiare”.
tag Privacy, Howard Zinn, Blog-Notes, blog, weblog, E.E.Cummings
per synesius: non ho cancellato nulla. Probabilmente typepad a furia di frequentarmi è andato in impasse anche lui (è più probabile che ho clikkato qualcosa che avrei fatto meglio a lasciar perdere). In ogni caso c'è un'alchimia nel processo di "pubblicazione" dei post che mi lascia sempre senza parole. E il bello poi è che non si sa mai cosa può accadere. :)
Scritto da: rosapio | sabato, 27 agosto 2005 a 11:52
Hai tolto i commenti? O solo dal post sui blog? Beh, in ogni caso hai ragione: l'anarchia è la forza dei blog.
Un saluto
Scritto da: synesius | sabato, 27 agosto 2005 a 09:18
non sono scomparsa. viva e vegeta. ho tempi lunghi, forse troppo. :)
Scritto da: rosapio | sabato, 27 agosto 2005 a 02:36
Ma sei scomparsa?
Scritto da: Adelina | sabato, 27 agosto 2005 a 00:49
Ti leggo da poco, ma è un gran bel leggere.
Scritto da: synesius | lunedì, 22 agosto 2005 a 15:11
:)
Scritto da: rosapio | sabato, 20 agosto 2005 a 03:30
straordinariamente ben detto.
Scritto da: livefast | venerdì, 19 agosto 2005 a 12:42
:)
Scritto da: rosapio | giovedì, 18 agosto 2005 a 23:32
mi hai fatto pensare!!
Scritto da: Ste | mercoledì, 17 agosto 2005 a 23:19